L’edificazione della chiesa si fa risalire al XIV secolo e dopo quella di San Leonardo è la seconda chiesa più antica del paese. In quegli anni la chiesa rappresentava il punto di riferimento spirituale di un piccolo sobborgo attiguo al villaggio di Masullas.
Fu sede, per circa un secolo, dell‘omonima confraternita, sottogruppo della più antica confraternita del Rosario. Nel 1830, l’accesso alla chiesa fu interdetto a causa del suo stato di abbandono, che colpì anche il simulacro della Santa. Nei più recenti anni ’80 è stata ristrutturata per far fronte a problemi di cedimento dovuti alla sua posizione in pendio.
La chiesa conserva ancora oggi la scultura cinquecentesca di Santa Lucia, recentemente restaurata. La scultura regge sulla mano destra la palma del martirio e sulla sinistra una targa con sopra gli occhi, quest’ultimo suo attributo iconografico.
La chiesa è molto sobria, realizzata con materiale lapideo locale, con unica navata centrale e campanile a vela.
Ricorrenza:
13 Dicembre
Santa Lucia si festeggia ogni 13 dicembre con la recita del s‘ Arrosarieddu (il Rosario recitato in lingua sarda) seguita da su fogadoni (falò). In questa giornata a Masullas si respira un’aria di festa e spiritualità che coinvolge l’intera conunità.