La costruzione della chiesa di S. Francesco e l’attiguo convento dei Frati Minori Cappuccini risale al XVII secolo. L’importante costruzione, con una metratura di oltre 15000 mq, suggerisce l’intento dei frati di voler dare una certa centralità al convento. Si trattò però di un investimento considerevole che coinvolse l’intera cittadinanza, in particolare Francesco Simoni, facoltoso signore dell’epoca.
La chiesa e il convento vennero chiusi nel 1866 e confiscati dal Regno d’Italia con l’emanazione della legge di soppressione degli Ordine e delle Corporazioni religiose.
Negli anni a seguire le stanze del secondo piano furono adibite ad aule scolastiche e, durante la Seconda guerra mondiale, destinate ad uffici delle milizie fasciste. Pochi anni dopo il tetto del convento crollò distruggendo il piano superiore e le cellette in cui dormivano i frati. Dopo poco l’intero complesso architettonico cadde in completo abbandono.
Negli anni ’80 e ’90 il Comune ha avviato un lungo progetto di restauro del convento e della chiesa intraprendendo il pieno recupero dell’intera struttura.
La struttura merita di essere visitata per la sua bellezza architettonica con il suo meraviglioso chiostro, al centro del quale è presente una grande cisterna seicentesca con una capacità di 277 metri cubi d’acqua alimentata dall’acqua piovana.
Attualmente il convento è di proprietà del Comune di Masullas mentre la chiesa è stata riacquistata dalla FEC (Fondo Edifici di Culto) dal Ministero dell’Interno.
Ricorrenza
4 Ottobre