Sul costone rivolto a sud-ovest tra la valle di Cannas e quella di Thamis, si apre uno dei tafoni più ampi del Monte Arci.
Il suo nome, Sa Grutta de su Para ossia la “grotta del frate”, rimanda alla leggenda di un frate cappuccino del Convento di San Francesco di Masullas che in questo umile riparo di roccia trascorreva alcuni periodi in solitaria meditazione. Solo alcuni pastori vi si recavano per offrirgli del pane, formaggio e acqua e lui ricambiava con preghiere e invocazioni protettive per loro e per quanto avevano di più caro: la famiglia e le greggi per la sussistenza.
Dall’interno della grotta sembra di vedere attraverso una grande finestra: le valli sottostanti sono ammantate da una fitta macchia mediterranea. Visitarla all’ora del tramonto regala al visitatore spettacoli di rara bellezza: i raggi del sole brillano in un rosso sgargiante riflettendosi nella sottile lama d’acqua che si incunea dal Golfo di Oristano verso capo Frasca.
Trattandosi di una grotta immersa nella natura incontaminata, in alcuni punti molto fitta, e a ridosso di una spiovente parete di roccia suggeriamo la visita al sito in compagnia di una guida.
I più avventurieri, invece, possono raggiungere il sito percorrendo la strada che si origina con la SS 442 di fronte al monumento geologico di Sa Perda Sperrada. Dopo aver risalito 1,5 Km di strada sterrata e tornanti e superata la parete di Su Colombariu si prosegue per circa 1 km in una strada non sterrata percorribile solo a possessori di jeep o comunque mezzi 4×4.